Segnali
Cartografia della bellezza inquieta

Edizione 2014

6 luglio e 19 > 26 luglio 2014

2014 – Segnali. Cartografia della bellezza inquieta

 

Un cambio di passo alla direzione artistica di Mittelfest, orienta il festival il verso direzioni nuove. A sostituire Antonio Devetag, viene chiamato nel 2014 Franco Calabretto. Musicista, musicologo, docente al Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine, già consulente al Teatro Verdi di Pordenone, Calabretto porta in dote la propria competenza musicale e spariglia i temi che hanno finora definito il profilo di Mittelfest. Gli è accanto, consulente per il teatro, la regista Rita Maffei.

 

A guidare le sue scelte, per il primo anno, è il sentimento di fragilità che intanto si è insinuato nel pensiero europeo. Passati cent’anni dal colpo di pistola che fu il segnale d’avvio – a Sarajevo, nel luglio del 1914 – della Prima Guerra Mondiale, l’Europa sta perdendo la spinta unitaria che nei decenni precedenti l’avevano resa più compatta, anche grazie alla progressiva adozione della moneta unica. A investire i fondamenti della cittadinanza e della unità europea è ora un sentimento d’inquietudine, che contagia anche valori considerati senza tempo. Come i valori dell’arte.
Cartografia della bellezza inquieta è il titolo scelto per l’edizione numero 23 di Mittelfest che, nell’anniversario del primo conflitto mondiale, dedica alle vittime di tutte le guerre, l’impatto del suo evento d’apertura.

 

Nella solennità del sacrario di Redipuglia, davanti ai 39.857 caduti, poco prima del tramonto, Riccardo Muti dirige un’orchestra di giovanissimi musicisti, assieme ai rappresentanti delle orchestre filarmoniche e dei cori di Berlino, Chicago, San Pietroburgo, Parigi, Budapest, Lubiana, Zagabria, del mezzosoprano Daniela Barcellona e del tenore Saimir Pirgi, tra gli altri. Alla presenza del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, dell’omologo sloveno Borut Pahor, del croato Ivo Josipović e del consigliere federale austriaco Ana Blatnik, viene eseguito il capolavoro sacro di Giuseppe Verdi, la Messa da Requiem. Alla guerra sarà poi dedicata, nel festival, anche una rassegna di pellicole accompagnate da esecuzioni musicali dal vivo.

 

La sensazione di vulnerabilità che attraversa le arti orienta le scelte di programma. Esaltano la bellezza i gemelli Bubeníček, polacchi, che trasformano la potenza atletica in coreografia (Le souffle de l’esprit), e rimandano a emozioni e ricordi di un secolo fa le biciclette di Arearea, che si perdono nel dedalo delle vie di Cividale (Ruedis). Ma a segnare il panorama urbano è anche l’azzardo contemporaneo della danza verticale, quella che con attrezzi da scalatore ribalta l’orizzonte e si eleva sulle pareti degli edifici.

 

Significativi del clima sono gli omaggi all’arte compositiva di Sofia Gubajdulina (protagonista anche di un affollato incontro), alla poesia di Pierluigi Cappello, a Danilo Kiš, grande e invisibile scrittore croato (Una tomba per Boris Davidovič). Tra gli ospiti di riguardo Stefano Bollani al pianoforte e i Piccoli, le marionette del cividalese Vittorio Podrecca (Dai 3 ai 93).

 

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direttore artistico: Franco Calabretto
presidente Associazione Mittelfest: Federico Rossi

Dal
Cartellone

Requiem per le vittime di tutte le guerre

 

 

Evento internazionale per l’unicità del sito che lo ospita – il sacrario di Redipuglia – e per la provenienza e l’eccellenza degli artisti che lo seguiranno, la Messa da Requiem è stato il prologo ineguagliabile, all’edizione 2014 di Mittelefest.

2014
Segnali notturni

Il trailer di
Mittelfest 2014

La bellezza inquieta dei
gemelli Bubeníček

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