Partire, tornare
La via del sale

Edizione 2001

20 > 29 luglio 2001

2001 – Partire, tornare. La via del sale

 

Con l’edizione 2001, il festival raggiunge il traguardo del primo decennio. Del suo ambito d’elezione, il Centro-Europa, Mittelfest ha esplorato la storia, le identità, le differenze. Ha affrontato il dramma delle guerre e la complessità delle transizioni. I dieci volumi-catalogo pubblicati finora rappresentano un’autentica guida alle idee e alle forme che lo spettacolo dal vivo ha attraversato in un decennio. Un volume di documentazione e testimonianze, Scene dell’altra Europa, riassume questi dieci anni.

 

L’idea che gli scrittori siano i veri testimoni del tempo continua infatti a motivare le scelte di Mittelfest. Cinque erano gli autori internazionali a cui erano stati commissionati nel 1991 altrettanti prologhi. In dieci anni l’Europa si è divisa e moltiplicata. Venti autori, da 17 Paesi, sono quelli a cui nel 2001 il festival chiede di scrivere un micro-dramma, brevissimo, non più di sette minuti, che riporti a Cividale il loro punto di vista.

 

Si tratta di Ismail Kadaré (Albania), George Tabori (Austria), Aleksey Didarev (Bielorussia), Amir lmsirevic (Bosnia ed Erzegovina), Elin Rahnev (Bulgaria), Václav Havel (Cechia), Slobodan Šnajder (Croazia), Claudio Magris (Italia), Zanina Mircevska (Macedonia), Dumitru Crudu (Moldova), Artur Grabowski (Polonia), Mircea Càrtárescu (Romania), Viliam Klimáček (Slovacchia), Matjaž Berger (Slovenia), Jaroslav Stelmakh (Ucraina), Péter Esterházy (Ungheria), Biljana Srbljanović (Jugoslavia), Lorenzo Vignando (Italia-Friuli).

 

Ciascuno di loro, nella propria lingua, si ingegna a mettere a fuoco, un problema, un’aspirazione, un’ossessione, un’inquietudine. E a condividerla con il pubblico. Anche se, proprio negli ultimi giorni del festival, nel fine settimana del 20 luglio, quell’inquietudine si fa tragedia, con le notizie che arrivano da Genova, sui fatti del G8 internazionale, sulla mobilitazione dei fronti anti-globalizzazione, e sulla morte di un manifestante, Carlo Giuliani.

 

Resta il fatto che da questo impegno drammaturgico allargato nascerà un volume (Dieci anni in Europa, 20 microdrammi, edizioni Franco Angeli) trilingue che, in originale, in inglese e in italiano, renderà possibile la conoscenza di queste venti voci, scoperte o invitate da Mittelfest, a fotografare il continente in uno dei suoi momenti più tesi e delicati.

 

Nonostante lo sforzo produttivo dei Microdrammi, il cartellone 2001 mantiene anche la progettazione triennale Partire, tornare (1999-2001). Che quest’anno si conclude lungo La via del sale. Parte dalle Canzoni della salina (con i flauti di Luisa Sello) per avvicinarsi quindi a Fratello asino del Kazalište Mladih di Zagabria e ai Dervisci rotanti del tempio di Galata. E ritornare infine a Nord: nella silloge musicale del Sale della terra (con i Madrigalisti di Praga) fino alla delicata dedica a Chagall… Chagall del Teatro Accademico di Vitebsk, in Bielorussia.

 

Articolati progetti speciali mettono a fuoco il teatro della giovane repubblica di Moldova, l’estrema penisola sud-orientale d’Italia (Progetto musicale Salento), o illustrano il lavoro di una singola istituzione nazionale: nell’arco di tre giornate, lo Slovensko Mladinsko Gledališče presenta spettacoli, video, azioni di strada.

 

Al resoconto dal pogrom di Chișinău (oggi in Moldova) tradotto in versi dal poeta Chaim Nachman Bialik (1873-1934, Nella città del massacro) si affiancano letture dai volumi del veneziano Manlio Brusatin e del goriziano Silvio Cumpeta, per la sezione Poesia.

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direzione artistica: Carlo de Incontrera, Mimma Gallina, Giorgio Pressburger, Cesare Tomasetig

presidente Associazione Mittelfest: Giovanni Pelizzo

Dal
Cartellone

1991 – 2001: Dieci anni in Europa

 

 

Venti autori, da 17 Paesi, hanno scritto venti microdrammi. Per rappresentare tutte le voci di un’Europa che non ha cessato di trasformarsi.

2001

Mittelfest Città Festival

Viene ufficialmente presentato Mittelfest 2001

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