Transizioni

Edizione 1998

18 > 26 luglio 1998

1998 – Transizioni

 

Con il titolo di Transizioni, Mittelfest 1998 manifesta il passaggio a nuclei tematici particolari o mini-progetti sui quali impostare, per quest’anno, l’architettura del festival.

 

Sono punti di interesse legati magari al cinema (una sezione esamina le possibilità teatrali dell’opera filmica del più interessante regista polacco Krysztof Kieslovski: Decalogo) oppure alla letteratura (una sezione per l’austriaco Philip Roth, una per l’albanese Ismail Kadarè).

 

Continua altresì l’attenzione al mondo di Pier Paolo Pasolini (Pilade viene messo in scena sia da Ivica Buljan con Teatr&TD di Zagabria sia da Mauro Avogadro con il Teatro Stabile di Torino), alle piccole comunità territoriali, alle lingue minoritarie europee.

 

Grazie a Mittelfest il pubblico ha così modo di conoscere la minoranza di lingua rutena di Prešov in Slovacchia, o la storia di Torun, città natale di Nicolò Copernico in Polonia, oppure i misteri (oramai svelati e celebri) delle voci della tradizione musicale popolare bulgara.

 

Compaiono sul palcoscenico di Cividale i Barboni di Pippo Delbono, ligure; la drammaturgia di Miklós Hubay, ungherese; le coreografie dell’Ensemble di Misha van Hoecke, belga, sul Pierrot lunaire di Schoenberg; la musica di Mauricio Kagel, argentino-tedesco, suonata da strumentisti eccellenti e curiosamente commentata dalle prestidigitazioni del mago Bustric.

 

Sono passati 90 anni dalla conclusione della prima Guerra Mondiale e il festival, sempre ambizioso nei suoi progetti, vorrebbe condurre gli spettatori nelle trincee che videro i combattimenti più accesi e nei luoghi topici del conflitto. Un evento dovrebbe svolgersi nei camminamenti sul monte Kolovrat, poco distante da Caporetto (oggi Kobarid). Ma fango e maltempo ne impediscono la realizzazione.

 

L’evento che invece apre l’edizione 1998 è La commedia della vanità, testo teatrale dello scrittore bulgaro naturalizzato britannico Elias Canetti. “Per afferrare i significato di questa commedia, bisogna ascoltarla” scrive l’autore. Giorgio Pressburger ne fa perciò un radiodramma da allestire in piazza Duomo e da trasmettere in collegamento radiofonico nazionale, dentro al palinsesto di Rai RadioTre. Vi sono coinvolti più di venti attori, tre accademie, il sound designer Luigi Ceccarelli. E sono momenti di ansia quelli che, a causa di un incidente di palcoscenico, rallentano di decine e decine di minuti la diretta radiofonica. Che tuttavia viene portata a buon fine, a tarda notte, grazie alla perizia dei commentatori e alla professionalità degli interpreti.

 

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direzione artistica: Carlo de Incontrera, Mimma Gallina, Giorgio Pressburger, Cesare Tomasetig

presidente Associazione Mittelfest: Giovanni Pelizzo

Dal
Cartellone

La commedia della vanità

 

 

Personaggi piccolo e medio borghesi passano frenetici attraverso le vie della città, recando in mano pacchetti con fotografie di parenti, amici, attori cinematografici. Il governo ha deliberato la distruzione di tutte le immagini: dalle pellicole cinematografiche alle foto di famiglia.

1998

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